The Most Beautiful Woman in All of Egypt - Chapter #5 - Free To Read

Laila si aspettava il caos.

Una folla, selvaggia di rabbia. Una rivolta, alimentata dalla fame e dalla paura. Un'altra crisi, qualche nuovo terrore in attesa di manifestarsi nelle strade di Memphis.

Non si aspettava questo.

Migliaia di persone si erano radunate davanti al palazzo, estendendosi a perdita d'occhio. Il pulsare della città batteva lento e pesante, l'aria densa d'incenso e di calore.

Alcuni tenevano amuleti dorati, bracciali e talismani offerti con mani tremanti. Altri portavano fiori di loto, delicati petali che appassivano nei loro palmi.

Ma la maggior parte era caduta in ginocchio.

Le loro fronti premute al suolo.

Le loro labbra si muovevano in sussurri, non agli dei—ma a lei.

Un brivido percorse la spina dorsale di Laila, nonostante la notte fosse calda.

I sacerdoti stavano sui gradini del tempio, le vesti ondeggianti, le braccia alzate al cielo, le loro voci che si levavano sopra i mormorii della gente.

"Laila, Figlia del Sole, proteggici."

"Laila, Divina del Sangue e del Fuoco, ascoltaci."

"Laila, nostra dea, salvaci."

Era stata venerata prima. I poeti avevano scritto della sua grazia, gli scultori avevano scolpito la sua bellezza nelle pareti dei templi, i sacerdoti l'avevano descritta come la figlia stessa di Hathor.

Ma questo era diverso.

Questa era disperazione.

Il terreno sotto i suoi piedi sembrava instabile, come se le stesse pietre del palazzo tremassero sotto il peso del momento.

E poi—

L'aria cambiò.

Il mondo si sfocò ai margini, come se il cielo stesso fosse diventato troppo pesante. La sua visione si inclinò. All'improvviso, lo vide. Corpi. Ammucchiati nelle strade, arti intrecciati, occhi senza vita. Il fetore del decadimento, denso come nebbia, che si alzava nel calore. Il Nilo che scorreva nero, non più donatore di vita ma fiume di morte. La terra screpolata e arida, un regno morente sotto un sole che si era rivoltato contro di loro.

La capitale in fiamme.

Memphis—una città di cenere e rovina.

Una visione. Un avvertimento.

Questo era ciò che li attendeva.

Questo era ciò che sarebbe accaduto se avesse rifiutato.

Le dita di Laila si strinsero intorno alla ringhiera del balcone, il suo respiro corto, affannoso.

Il mondo ritornò di colpo—i canti, la luce delle torce, le migliaia di occhi che la guardavano come loro salvezza.

La verità si posò nel suo petto, pesante come pietra.

Gli dei avevano parlato.

Laila non si inchinò. Non pianse.

Si voltò verso il popolo, verso il padre che l'aveva mandata al sacrificio, verso la regina che la osservava con la pazienza di un serpente, aspettando che si inginocchiasse.

Invece, alzò il mento.

E dichiarò il suo destino.

"Andrò da loro," disse Laila, la sua voce che tagliava la notte come una lama.

La folla si immobilizzò. Suo padre esalò come se avesse trattenuto il respiro per vite intere. Nefirah sorrise. Ma Laila non li stava guardando.

Il suo sguardo rimase fisso sulle migliaia di persone sotto di lei.

"Salverò l'Egitto."